Ascoltare il bisogno dei giovani per portarli a Cristo... ...atteggiamento giusto della Chiesa di chi non ha la presunzione di sapere tutto... ...voler accogliere con amore: esempio della difficoltà di adottare giovani da perte di una coppia rispetto a dei bambini... ...come i grandi possono aiutare i giovani per via la distaza tra loro?... importanza dell'apertura dei grandi verso i giovani... ...non parole nuove, ma parole di sempre in modo attuale per i giovani... ...interagire con i giovani: farsi vicini e farsi uno di loro, senza voler raccogliere i frutti subito... essere amici pur rimanendo testimoni credibili... ...la comunità fa sentire amati i giovani?... ...educare i giovani: far posto all'altro, andar incontro all'altro, mettersi nei panni dell'altro... ...passare dal che cosa dobbiamo fare per i g. al chi dobbiamo essere per loro... ...non abbassare l'obiettivo di Cristo per coinvolgere i giovani, poiché così essi avranno sempre più sete... ...creare comunione ma con ordine come Dio fa in Genesi... ...buon principio dello scoutismo per i giovani: fai prima di loro perché gli altri facciano come te... ...importanza della santità degli educatori, per primi i preti: stare in mezzo ai giovani, ascoltarli, parlare personalmente con loro... ...“l'educazione è cosa del cuore”: il cuore della Chiesa è con Cristo? Il tesoro del mio cuore è Gesù?... ...i giovani “ascoltano i testimoni e se ascoltano i mastri è perché sono testimoni”; i giovani notano bene la coerenza personale... ...necessità di un messaggio serio e credibile da parte dei grandi...
Bisogna Partire dall’ascolto mostrando l’amore con il quale accogliamo i giovani senza abbassare il livello qualitativo della proposta, ma spiegando le parole di sempre con modalità nuove, ovvero non presentando se stessi in modo narcisistico, ma attraverso una testimonianza coerente e credibile la figura di Cristo. L’educatore sia di l’immagine di un testimone di fede che fa trasparire l’amore di Cristo che porta nel cuore.
Alcuni temi discussi in gruppo:
RispondiEliminaAscoltare il bisogno dei giovani per portarli a Cristo...
...atteggiamento giusto della Chiesa di chi non ha la presunzione di sapere tutto...
...voler accogliere con amore: esempio della difficoltà di adottare giovani da perte di una coppia rispetto a dei bambini...
...come i grandi possono aiutare i giovani per via la distaza tra loro?... importanza dell'apertura dei grandi verso i giovani...
...non parole nuove, ma parole di sempre in modo attuale per i giovani...
...interagire con i giovani: farsi vicini e farsi uno di loro, senza voler raccogliere i frutti subito... essere amici pur rimanendo testimoni credibili...
...la comunità fa sentire amati i giovani?...
...educare i giovani: far posto all'altro, andar incontro all'altro, mettersi nei panni dell'altro...
...passare dal che cosa dobbiamo fare per i g. al chi dobbiamo essere per loro...
...non abbassare l'obiettivo di Cristo per coinvolgere i giovani, poiché così essi avranno sempre più sete...
...creare comunione ma con ordine come Dio fa in Genesi...
...buon principio dello scoutismo per i giovani: fai prima di loro perché gli altri facciano come te...
...importanza della santità degli educatori, per primi i preti: stare in mezzo ai giovani, ascoltarli, parlare personalmente con loro...
...“l'educazione è cosa del cuore”: il cuore della Chiesa è con Cristo? Il tesoro del mio cuore è Gesù?...
...i giovani “ascoltano i testimoni e se ascoltano i mastri è perché sono testimoni”; i giovani notano bene la coerenza personale...
...necessità di un messaggio serio e credibile da parte dei grandi...
Seminarista Flavio Emanuele
Bisogna Partire dall’ascolto mostrando l’amore con il quale accogliamo i giovani senza abbassare il livello qualitativo della proposta, ma spiegando le parole di sempre con modalità nuove, ovvero non presentando se stessi in modo narcisistico, ma attraverso una testimonianza coerente e credibile la figura di Cristo. L’educatore sia di l’immagine di un testimone di fede che fa trasparire l’amore di Cristo che porta nel cuore.
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RispondiElimina«L'uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni». Paolo VI
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