Uno dei forum più importanti degli ultimi anni: un'opportunità unica anche per laici di sentir parlare di vocazione da parte di relatori molto competenti. In modo particolare molto significativo il modo in cui la prof.ssa Sacco ha richiamato la responsabilità di accompagnamento vocazionale da parte di tutti soprattutto per quanto concerne la vocazione non solo di speciale consacrazione ma anche laicale
Non condivido in toto l'intervento della professoressa,devo sapere mio figlio dove è esistenzialmente te e fisicafisicamente.Bisogna conoscere chi sono i compagni con i quali passa il tempo libero.Bisigna vegliare,vigilare ma si può fare se con i figli si ha dialogo,condivisione e che i figli siamsconsapevoli Delle regole che si devono dare fin da piccoli
Gli adolescenti spesso pensano a cosa voler fare piuttosto a chi vorrebbero essere. La domanda sull'identità che richiede anzitutto il nostro discernimento personale postula questa stessa attenzione nei confronti dei ragazzi. L'importanza in questo ambito di ascoltare, togliersi i sandali davanti al mistero dell'altro, che trascende il semplice realizzare nell'altro i propri bisogni
L'insegnante spesso si colloca in un contesto privo di figure di riferimento per l'assenza anzitutto dei genitori, spesso di solitudine ma anche di maturazione superiore a quella degli stessi genitori. L'importanza per un alunno di sentirsi amato
La bellezza di gratificare, riconoscere il punto di bene del ragazzo: la scuola è una grande possibilità di questa valorizzazione di ragazzi che spesso hanno gli occhi spenti
Il problema più che i ragazzi o i giovani sono le famiglie: chi sta vicino alle famiglie, a quelle che già sono costituite e quelle che stanno nascendo?
L'educatore è una persona consacrata al bene dei suoi allievi. Qual è questo bene? Il termine consacrazione indica una donazione totale della propria esistenza
Gli insegnanti, non solo di religione, non riescono a trasmettere i valori. Forse si dovrebbe concertare meglio l'insegnamento come un tutto integrale ed inclusivo
La prima fase del discernimento è l’ascolto: recuperare l’ascolto, darvi spazio senza lasciarsi troppo distrarre dalle altre cose da fare in classe. I ragazzi lo chiedono.
Portare rispetto per gli studenti; essere loro vicini.
Come restituire autorità all’insegnamento della religione? - Importante la testimonianza dell’insegnante come maestro di vita che susciti domande di senso. - Relazionarsi con attenzione, con amore. - Ascoltare. - Accompagnare.
Uno dei forum più importanti degli ultimi anni: un'opportunità unica anche per laici di sentir parlare di vocazione da parte di relatori molto competenti. In modo particolare molto significativo il modo in cui la prof.ssa Sacco ha richiamato la responsabilità di accompagnamento vocazionale da parte di tutti soprattutto per quanto concerne la vocazione non solo di speciale consacrazione ma anche laicale
RispondiEliminaRiguardo l'ottimo intervento della prof.ssa Sacco l'importanza che un genitori si preoccupi di dove sia esistenzialmente il figlio
RispondiEliminaNon condivido in toto l'intervento della professoressa,devo sapere mio figlio dove è esistenzialmente te e fisicafisicamente.Bisogna conoscere chi sono i compagni con i quali passa il tempo libero.Bisigna vegliare,vigilare ma si può fare se con i figli si ha dialogo,condivisione e che i figli siamsconsapevoli Delle regole che si devono dare fin da piccoli
EliminaGli adolescenti spesso pensano a cosa voler fare piuttosto a chi vorrebbero essere. La domanda sull'identità che richiede anzitutto il nostro discernimento personale postula questa stessa attenzione nei confronti dei ragazzi. L'importanza in questo ambito di ascoltare, togliersi i sandali davanti al mistero dell'altro, che trascende il semplice realizzare nell'altro i propri bisogni
RispondiEliminaNello stare in una comunità poliedrica l'ascolto porta a saggiarne tutte le sfaccettature
RispondiEliminaL'insegnamento, non solo quello della religione cattolica, è sempre compito educativo di accompagnamento in una crescita non solo intellettuale
RispondiEliminaL'insegnante spesso si colloca in un contesto privo di figure di riferimento per l'assenza anzitutto dei genitori, spesso di solitudine ma anche di maturazione superiore a quella degli stessi genitori. L'importanza per un alunno di sentirsi amato
RispondiEliminaIl valore delle tre parole del papa, scusa, grazie, per favore, giacchè i valori cristiani hanno un respiro umano ancor prima che confessionale
RispondiEliminaLa bellezza di gratificare, riconoscere il punto di bene del ragazzo: la scuola è una grande possibilità di questa valorizzazione di ragazzi che spesso hanno gli occhi spenti
RispondiEliminaIl problema più che i ragazzi o i giovani sono le famiglie: chi sta vicino alle famiglie, a quelle che già sono costituite e quelle che stanno nascendo?
RispondiEliminaL'educatore è una persona consacrata al bene dei suoi allievi. Qual è questo bene? Il termine consacrazione indica una donazione totale della propria esistenza
RispondiEliminaVedere tutto, rimproverare poco, perdonare molto
RispondiEliminaGli insegnanti, non solo di religione, non riescono a trasmettere i valori. Forse si dovrebbe concertare meglio l'insegnamento come un tutto integrale ed inclusivo
RispondiEliminaLa prima fase del discernimento è l’ascolto: recuperare l’ascolto, darvi spazio senza lasciarsi troppo distrarre dalle altre cose da fare in classe. I ragazzi lo chiedono.
RispondiEliminaPortare rispetto per gli studenti; essere loro vicini.
Come restituire autorità all’insegnamento della religione?
- Importante la testimonianza dell’insegnante come maestro di vita che susciti domande di senso.
- Relazionarsi con attenzione, con amore.
- Ascoltare.
- Accompagnare.